Lo spagnolo Jan Margarit Sole e la svedese Fanny Borgstrom vincono l’International Rosetta SkyRace
International Rosetta SkyRace, una 13ª edizione internazionale di nome e di fatto. Doppietta Salomon nella Valle del Bitto con lo spagnolo Jan Margarit Sole e la svedese Fanny Borgstrom sul gradino più alto del podio.
Se al maschile quella di Margarit è stata una vera e propria cavalcata trionfale, la prova in rosa si è decisa nel rush finale con il sorpasso vincente della Borgstrom ai danni della ruandese Primitive Niyirora che nella prima frazione sembrava imprendibile. Complice il gran caldo restano imbattuti i record griffati Davide Magnini (2h03’38”) e Denisa Dragomir (2h30’34”).
BAGARRE SIN DALLE PRIME BATTUTE
Ingaggiati dai traguardi volanti alla Casera Vegia dell’Alpe Tagliate e al Pizzo dei Galli (GPM della gara a 2217mslm), i primi hanno subito sgranato il gruppone dei 230 atleti presentatisi ai nastri di partenza. Con il preciso intento di provare ad attaccare il primato di Davide Magnini, Jan Margarit non ha lasciato il ben che minimo dubbio ai diretti avversari. Al comando dal primo all’ultimo metro, il campioncino spagnolo ha percorso i 22,4 chilometri (1740m di salita e altrettanti di discesa) dello spettacolare tracciato orobico in 2h08’29”. Non male visto l’alto tasso di umidità e il gran caldo di questa prima domenica di settembre.
Sul podio con lui sono salite le due stelle del Team Serim, il ruandese Jean Baptiste Simukeka -2h15’28”- e il keniano Kiyaka Dennis Bosire -2h17’31”-. Ai piedi del podio il primo italiano, il lecchese del Team La Sportiva Daniel Antonioli che ha stoppato il cronometro sul tempo di 2h20’30”. Quinta piazza di giornata per l’altro lecchese, il Falco Paolo Bonanomi (2h22’38”). Completano la top ten di giornata Luigi Pomoni, Andrea Rota, Andrea Prandi, Moreno Bolis e Matteo Corazza.
Finale a sorpresa nella sfida in rosa con la svedese Borgstrom che, nell’ultimo tratto mette la freccia e si invola solitaria verso il traguardo. Applausi a scena aperta per la portacolori del Team Salomon che al suo esordio su questo percorso ha subito lasciato il segno. Per lei finish time di 2h37’57”. Seconda dopo una prova da assoluta protagonista la ruandese del Team Serim che si deve accontentare dei due traguardi volanti (2h38’37”). Terza piazza per la bergamasca del Team La Sportiva Daniela Rota. Piazzamento da top five anche per Gisella Beretta e Martina Bilora.
NELLA VALLE DEL BITTO SI SOGNA IL TRICOLORE
Messa in archivio una strepitosa 13ª edizione, la più internazionale di sempre, Massimo Zugnoni e lo staff dello Sport Race si candidano per il tricolore 2019. «A giorni ribadiremo la nostra candidatura in federazione, poi si vedrà – ha dichiarato il numero uno del sodalizio orobico -. Per noi sarebbe motivo di orgoglio e soddisfazione avere in Valgerola l’italiano Fisky». Stilando un bilancio a caldo, Zugnoni ha invece puntualizzato:«Il meteo è sempre importante per il buon esito di una manifestazione sportiva di montagna, ma fondamentale è l’apporto che ogni volta danno i nostri volontari. Loro sono il valore aggiunto di questo evento. Il mio bilancio per la 13ª edizione è sicuramente positivo, ma soprattutto mi ha fatto piacere raccogliere i giudizi positivi di chi per la prima volta ha corso la Rosetta e quelli di chi ogni anno mette la nostra gara nella propria agenda sportiva».
Fonte press office sportdimontagna